Intervista ad Alessio Bagordo - Bmet
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Inside Bmet: intervista ad Alessio Bagordo, che insieme alla sorella Sara, è a capo dell’azienda

16 sep, 2021

Oggi diamo vita a una nuova rubrica dedicata al dietro le quinte di Bmet che mette in luce le persone che ogni giorno partecipano alla vita aziendale sotto molteplici aspetti.

Cominciamo quindi con Alessio Bagordo, che insieme alla sorella Sara, dirige l’azienda con spirito strategico e senso di responsabilità.

 

Buongiorno Alessio, le va di raccontarci di cosa si occupa principalmente in Bmet?

Certo, mi occupo principalmente della prototipazione dei pezzi e seguo il primo lancio della produzione delle macchine. Inoltre insieme all’ufficio tecnico cerchiamo la soluzione ideale per creare oggetti performanti e che rientrino nel target di spesa dei nostri clienti.

 

Com’è nata Bmet e quali sono i valori che la contraddistinguono?

Bmet come la conosciamo oggi nasce nel 2014 dalla voglia mia e di mia sorella di seguire le orme di nostro padre nel continuare l’attività a cui lui stesso aveva dato vita nel 1984. Per noi è una grande responsabilità e anche una sfida perché dobbiamo portare in evoluzione qualcosa che è cominciato un po' di tempo fa.

 

In un momento in cui tutti delocalizzano, cosa vi spinge a mantenere la produzione in Italia?

Innanzitutto la vicinanza gioca un ruolo importante. La maggior parte dei nostri clienti sono italiani e quindi è per noi vantaggioso trovarci qui. E poi c’è il tema della passione e della dedizione che la gente che lavora al nostro fianco, mette nel nostro lavoro.

 

Vista la storicità di Bmet, ci sono stati dei cambiamenti nel settore in questi anni che hanno inciso nella produzione?

Ci sono stati cambiamenti importanti sotto l’aspetto della modalità di costruzione del pezzo e del tempo che bisogna impiegarci. La tecnologia gioca un ruolo fondamentale in questo senso ma non è l’unica componente. La tecnologia si compra in pochi minuti ma per formare il personale serve molto di più, serve anche la predisposizione delle risorse stesse. Per noi infatti è fondamentale l’investimento non solo sull’innovazione, ma anche sulle persone perché alla fine solo loro che risolvono le problematiche date a volte anche dalle tecnologie stesse.

 

Quali sono le lavorazioni più richieste di Bmet?

Sicuramente la tornitura in lastra, un lavoro poco diffusi, perché con una spesa contenuta si riescono a risolvere problemi dove altri processi non arrivano. Poi c’è anche il taglio laser tridimensionale che abbiamo introdotto da qualche anno fa e che abbiamo visto che insieme alla tornitura in lastra e allo stampaggio, fornisce un servizio completo ai nostri clienti.

 

Perché un cliente dovrebbe scegliere Bmet al posto di un vostro competitor?

Per la nostra voglia e la capacità che abbiamo di risolvere i loro problemi, per la velocità con cui lo facciamo, e la costanza che ci mettiamo.

 

Nell’ultimo periodo si parla spesso di sostenibilità nelle aziende. In che modo Bmet è in linea con questa filosofia?

Da parte nostra ci impegniamo a utilizzare olii lubrificanti di origine vegetale che riducono il nostro impatto ambientale.

 

Quali sono gli obiettivi futuri di Bmet?

Sono senza dubbio quello di ritagliarsi un posto importante all’interno del mercato italiano ed europeo, portare avanti l’idea e soprattutto il sogno di nostro padre continuando a investire in tecnologie e personale che hanno la voglia e la passione di fare questo lavoro.